Scaleres, è divenuta curia dal 1668 e dal 1694, ed è divenuta parrocchia autonoma dal 1891. La chiesa in stile gotico è del 1436; ristrutturata nel XVII secolo, è dedicata a San Wolgang, patrono dei boscaioli e dei carpentieri. La pala dell’altare maggiore, di fattura barocca, è dono dell’abbazia di Novacella. In un primo tempo vi era raffigurato S. Agostino che un abile pittore trasformò in S. Volfango. Vicino all’albergo, un tempo rinomato per lo stabilimento balneare, si trovava una cappelletta eretta attorno al 1652 e distrutta da un incendio nel 1938. La Madonna con Bambino di Raphael Barath è stata riposta in luogo sicuro, mentre la pala del salisburghese Ferdinand Huchel (XVII sec.) venne divorata dalle fiamme. È conservata invece la lapide commemorativa del principe-vescovo Paulinus Mayr (1682).
Nei pressi del maso Steinwend, appartenente all’abbazia di Novacella e sito all’interno della vallata, si trova una cappelletta utilizzata dai monaci durante la loro villeggiatura estiva. Vi sono tre altari dell’incipiente XIX secolo con quadri del 1700 circa, raffiguranti la Visitazione di Maria, S. Notburga e S. Leonardo.
Da: C’era una volta ...... a Varna (Volume edito in occasione dei 1.000 anni di Varna 1992)