Codice identificativo nazionale delle strutture ricettive (CIN) - informazioni più importanti

Il Decreto Legge (DL “Anticipi”) collegato alla Legge di Bilancio 2024 prevede l'introduzione di un “codice identificativo nazionale” (CIN) per le strutture ricettive e gli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche.

Data di pubblicazione:

17/09/2024

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Ora siamo a un passo da questa introduzione, in quanto da mercoledì, 7 agosto 2024 è accessibile anche per l'Alto Adige la banca dati nazionale (BDSR - Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche), sulla quale si effettua la richiesta del codice identificativo.

L'introduzione è sostanzialmente divisa in due fasi. La prima, nota come fase di prova, inizierà il 7 agosto 2024 e dovrebbe durare fino al 1° settembre. Durante questo periodo, le domande per l'assegnazione del codice identificativo nazionale (CIN) possono già essere presentate dai proprietari di strutture ricettive e dai locatori di immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche.

Come già detto, questa fase di prova dovrebbe concludersi il 1° settembre. Nella seconda fase, che durerà per i successivi 60 giorni, tutti i soggetti sottoposti a CIN che non hanno ancora richiesto il codice saranno obbligati a farlo. Al termine di questi 60 giorni, i Comuni saranno chiamati a comminare una sanzione amministrativa da 800 euro a 8.000 euro alle strutture ricettive o ai locatori di immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche sprovvisti di codice identificativo nazionale (CIN).


Di seguito è riportato un breve elenco di tutte le strutture e le imprese interessate da questo obbligo:

  • Strutture ricettive (es. alberghi, residence)
  • Affittacamere privati
  • Agriturismi
  • Proprietari di immobili utilizzati per finalità turistiche


In futuro, il codice di identificazione nazionale (CIN) dovrà essere riportato in ogni annuncio e sulla homepage della struttura ricettiva, nonché comunicato ai portali di prenotazione e alle agenzie immobiliari. Anche questi ultimi sono obbligati a inserire il codice nelle loro inserzioni. Inoltre, deve essere esposto in tutti gli edifici in cui si trovano le strutture ricettive.


Di seguito una breve guida su dove richiedere il codice identificativo e su quali informazioni e documenti sono necessari (in allegato anche un breve foglio informativo):

  1. La richiesta si effettua sulla piattaforma BDSR, accessibile cliccando su questo link: Ministero del Turismo | Home
  2. L'accesso avviene tramite uno SPID (identità digitale) o una CIE (carta d'identità elettronica) validi del titolare dell'impresa o del legale rappresentante.
  3. Dopo aver effettuato il login, tutte le Vostre strutture ricettive dovrebbero essere già presenti nell'elenco. In caso contrario, è possibile aggiungere le strutture mancanti.
  4. È quindi necessario controllare i dati già inseriti ed eventualmente integrarli.  Per questo sono necessari i seguenti documenti:
      • Estratto della Camera di Commercio
      • Codice ATECO
      • Estratto catastale o contratto di affitto o locazione dell'immobile. Sono richiesti il numero della particella, la categoria catastale, il foglio catastale e il subalterno.
      • Licenza di esercizio o segnalazione di attività in corso di validità


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Ultimo aggiornamento: 17/09/2024, 14:53

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